Partito Repubblicano di Ravenna si presenta all’appuntamento elettorale del 3 e del 4 ottobre 2021 con una lista di candidati e un programma con una visione chiara della città del futuro. Una città Europea, repubblicana, laica e pronta ad affrontare nuove sfide.
La collocazione è all’interno del centro sinistra, per confermare il buon governo di questi anni nella coalizione di maggioranza, con Michele De Pascale sindaco ed Eugenio Fusignani vicesindaco. Sarà infatti Eugenio Fusignani a guidare la lista, composta da 16 candidati e candidate che provengono dalle fila del Partito Repubblicano, con la riconferma dei consiglieri comunali uscenti, Chiara Francesconi e Andrea Vasi, la presenza della segreteria comunale, con Guido Camprini e Giannantonio Mingozzi. Con loro in lista ci sono poi uomini e donne del partito repubblicano, ma anche 16 candidati e candidate indipendenti, in rappresentanza del mondo civico, dalla società civile, del mondo dell’artigianato, del turismo, del commercio, dell’impresa, delle professioni, della solidarietà. Le donne in lista sono 21, a dimostrazione dell’attenzione del Partito Repubblicano di Ravenna nei confronti dei cambiamenti della società e delle esigenze reali della città di Ravenna.
Giannantonio Mingozzi, segreteria PRI: “Il programma elettorale dell’Edera e le iniziative che faremo ci preparano ad un impegno civico ed amministrativo che guardi anche al dopo pandemia. Un impegno capace di consolidare sia l’ossatura industriale e portuale dell’economia ravennate, sia di garantire le fonti della relativa occupazione, che vanno protette. Ci sta a cuore lo sviluppo delle piccole e medie imprese, dall’artigianato, del commercio, del turismo. Tutti questi valori non possono essere disgiunti dall’impegno per una Romagna che unisca le forze, come già avviene per l’Università e il corso di medicina. L’impegno dei repubblicani è inoltre per le infrastrutture, su cui, ancora siamo deboli”.
Eugenio Fusignani, capolista PRI: “il Partito Repubblicano è stato fondamentale per molti anni alla guida della città. Veniamo da cinque anni di lavoro intenso, che mi hanno visto protagonista come amministratore e come dirigente del partito. Sono onorato di guidare questa lista, che, sulla scorta dell’affermazione ottenuta dal PRI di Ravenna alle amministrative del 2016, e in tutte le successive tornate elettorali, si è aperta ancora di più al mondo civico e alle donne. Non guardiamo alle quote, come dimostrano i nomi dei nostri candidati, ma al merito e alla professionalità. Resta da completare un lavoro importante per Ravenna. Lanciamo per questo una nuova sfida per il governo della città per portare a compimento il tanto che abbiamo messo nel piano degli investimenti per i prossimi anni, per tutto il territorio, in particolare per il forese e per i lidi”.
Ravenna come hub infrastrutturale a livello nazionale e come Zona Logistica Semplificata, con un auspicabile aumento delle merci in transito, e la realizzazione del By-pass del Canale Candiano. Maggior attenzione a centro storico e al forese, con l’istituzione di un Assessorato al Centro storico e al Forese, ma anche alla città di Ravenna come brand turistico. Il PRI, artefice negli anni ‘80 della battaglia contro l’installazione a Ravenna della Centrale a Carbone, vuole sottolineare la sua vocazione ambientale, al servizio di tutti gli utenti, siano essi ambientalisti, cacciatori, pescatori ricreativi e professionali. Al fine di salvaguardare il patrimonio ambientale, che rimane un riferimento storico e un valore al servizio dei cittadini ravennati, occorre promuovere l’autonomia del Comune di Ravenna, perseguendo l’obiettivo di una nuova zonizzazione più rispettosa dei caratteri identitari e strutturali delle Valli e Pinete ravennati valorizzandole come unica area protetta. Più identità quindi per le Valli e Pinete.
Oil&Gas, indispensabili per una seria transizione energetica del paese. Infrastrutture, cultura della legalità, Università (storica battaglia del PRI di Ravenna). Attualmente sono oltre 4 mila gli studenti universitari che hanno scelto Ravenna per il proprio futuro, un sogno che si è realizzato grazie all’impegno e al lavoro dei Repubblicani in oltre trent’anni di lotte per fare anche di Ravenna una sede universitaria di prestigio internazionale. La pandemia ha imposto a tutti di guardare oltre e di affrontare in maniera nuova problemi antichi. Per questo il PRI di Ravenna sostiene una migliore organizzazione della medicina del territorio, una comunicazione più diretta ed efficace tra ospedale e territorio e la possibilità di comunicazione tra i software gestionali, una più razionale offerta dei servizi anche attraverso un rapporto più efficiente con la sanità privata. L’ospedale ravennate ha due criticità principali da risolvere: una strutturale e una funzionale. I pazienti cronici, gli anziani e le persone con disagio devono avere risposte nella medicina del territorio e attraverso i servizi sociali. Occorre quindi rinnovare e adeguare la Sanità, pensando soprattutto ai più fragili. Vanno definite e attuate concrete politiche attive di sussidiarietà sociale partendo dal sostegno alle famiglie che curano in casa anziani e disabili. Promuovere il valore sociale della famiglia è da sempre un obiettivo chiaro per i Repubblicani.
Ultimo, ma non ultimo, vanno potenziate le infrastrutture digitali, con l’estensione su tutto il territorio comunale della rete LoRaWan, che consentirà molte applicazioni: dal controllo del traffico, alla telemedicina. Il Pri di Ravenna vuole una città sempre più Smart e vicina ai cittadini.