“La pandemia da Covid-19 ha comportato una crisi economica generalizzata, causando ripercussioni sia sulle attività produttive sia su una categoria spesso poco considerata: i giovani. Ritengo sia importante operare, come amministrazione comunale, per valorizzare sempre di più i giovani”, così Enrico Melandri, candidato Pri alle amministrati del 3 e 4 ottobre.
INVESTIRE SUI GIOVANI – Spesso i giovani si disinteressano della politica e dell’amministrazione della propria città perché non si sentono considerati e capiti dalla classe politica. Investire in formazione, in modo da prevenire il fenomeno NEET, e rafforzare la presenza dell’Università a Ravenna, individuando nuovi spazi di studio e nuovi servizi per creare un vero e proprio hub universitario, dovrebbero essere le principali linee guida per la politica giovanile; al fine inoltre di rendere la città più a misura di giovane dovrebbero essere favoriti eventi e iniziative sul territorio che coinvolgano la fascia più giovane della cittadinanza, coinvolgendo nell’organizzazione di tali eventi e iniziative le associazioni culturali e di promozione sociale del territorio.
SVILUPPARE LA SMART CITY – La città del futuro è connessa: la connessione comporta una maggior facilità di accesso ai servizi da parte delle persone e dei cittadini ed ha come conseguenza maggior sicurezza, sviluppo economico ed inclusione sociale. Per fare ciò è necessario sfruttare la sinergia tra la banda ultralarga di Open Fiber, estendendola su tutto il territorio comunale, la tecnologia LoRaWan, che permette l’interconnessione dei dispositivi a lungo raggio, e le competenze di startup ed aziende tecnologiche per sviluppare sistemi intelligenti di gestione del traffico, di illuminazione, di monitoraggio dei consumi energetici, di sicurezza pedonale, di controllo del territorio, interconnettendo le centrali operative delle forze di polizia, oltre allo sviluppo di un’app del Comune, che faciliti il rapporto tra cittadini ed amministrazione e l’accesso ai servizi.
INCENTIVARE LE STARTUP - Con l'installazione del supercomputer Leonardo presso il Tecnopolo di Bologna, l'Emilia-Romagna si candida ad essere il primo centro di calcolo italiano ed uno dei principali centri di calcolo europei al servizio di aziende e pubbliche amministrazioni, fondamentale per un'economia mondiale sempre più dipendente dai big data. Si tratta di una grande occasione per Ravenna e pertanto è necessario attirare e favorire i progetti delle startup innovative e delle aziende tecnologiche, rafforzando l’ecosistema idoneo al loro sviluppo, individuando nuovi spazi ed hub di sviluppo, che potrebbero essere individuati in zona Darsena dove già è presente un incubatore e spazio di co-working, e rafforzando il collegamento Università-mondo del lavoro anche attraverso un maggior sviluppo del Tecnopolo. Le startup ricoprono infatti un ruolo fondamentale nell'economia moderna, contribuendo ad aumentare il livello qualitativo degli occupati.